Acquavite, brandy o grappa? Qual è la differenza?
Acquavite brandy, e grappa: il mondo dei distillati può facilmente confondere un neofita. Per capire le differenze fra i vari liquori, quindi bisogna conoscere i loro metodi di produzione, le loro caratteristiche specifiche e i loro profili olfattivi e di gusto. Vediamo quindi cosa si intende quando parliamo di acquavite, grappa e brandy!
L’acquavite, termine generico per tutti i distillati
Acquavite è il nome generico di tutti i distillati ottenuti da un mosto di origine vegetale: frutta, vino, ma anche cereali, lasciati fermentare per più essere distillati. Questo procedimento aumenta la gradazione alcolica. Il termine Acquavite, preso dasolo, non ha alcun significato se non aggettivare col nome del prodotto da cui nasce, per esempio “acquavite di mela”.
Alcuni tipi di acquavite hanno raggiunto talmente tanta fama da essere oggi conosciuti con un nome specifico. Parliamo del whisky che è un acquavite di grano, ma anche , l’acquavite di zucchero di canna che è il Rum, e ovviamente, l’acquavite di vino che prende il nome di Brandy, Cognac o Armagnac. La Grappa, invece, è un’acquavite prodotta da sole vinacce, ovvero il primo prodotto di spremitura dell’uva durante la vinificazione.
Cos’è il Brandy?
Il brandy è un liquore ottenuto dalla distillazione del vino, ed è un liquore antico, già conosciuto dai primi distillatori, che avevano sperimentato la distillazione di vini fermentati. In Italia il Brandy viene introdotto tardi, nel 1800, da alcuni imprenditori inglesi che iniziarono a distillare il vino siciliano Il termine brandy deriva probabilmente, dalla parola olandese brandewijn , che letteralmente significa vino bruciato.
Il brandy italiano ha una gradazione alcolica minima del 38%, viene prodotto, generalmente, da uve Trebbiano o vino bianco. Un’eccezione è il Brandy di Brunello di Montalcino, prodotto con uve sangiovese, alla base del prestigioso vino toscano. Nel bel paese, la denominazione Brandy, è riservato unicamente a distillati ottenuti da uve coltivate e vinificate entro i confini nazionali,. L’invecchiamento non può durare meno di 6 mesi, in piccole botti di rovere, 12 mesi, in botti più grandi. Il Brandy ha un colore ambrato caratteristico e un sapore meno forte rispetto ad alte acquavite come grappa e brandy. Il Brandy di Brunello di Montalcino ha un gusto rotondo, e se ben invecchiato rilascia deliziosi aromi di vaniglia e sentori di caramello
La grappa: il liquore tipico italiano
La grappa di differenzia dagli altri distillati perchè non utilizza vino, bensì vinacce fermentate che quindi contengono ancora bucce e sottoprodotti vatri. La grappa è il liquore italiano per eccellenza, e il termine può essere utilizzato solo per prodotti made in Italy. Per produrre la grappa sono necessarie uve eccezionalmente freschee di buona qualità, e molta sapienza nel trattamento delle vinacce.
Produrre grappa non è un gioco da ragazzi, perché nel distillarla, potrebbe sprigionarsi metanolo, una sostanza altamente tossica. La grappa può essere bevuta giovane, ovvero imbottigliata dopo poco invecchiamento, oppure affinata, dopo aver trascorso diverso tempo in botti di legno (circa 18 mesi). La grappa stravecchio supera abbondantemente i 18 mesi di invecchiamento.
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