E’ legale assumere un investigatore privato?
Partiamo subito con una risposta chiara: sì, è del tutto lecito assumere un investigatore privato per pedinare, registrare e raccogliere prove a carico di un sospetto, sia questo un marito fedigrafo o una dipendente sospettato di furto.
Tuttavia, ci sono dei limiti che che anche un investigatore privato non può assolutamente superare.
Esiste infatti una specie di codice disciplinare che impone di rispettare i luoghi privati del pedinato, onde evitare di incorrere nella violazione della privacy.
A dire il vero, questo, vale in effetti anche per le forze dell’ordine, che allo stesso modo dell’investigatore privato, non possono in nessun modo ledere la privacy di un sospetto, se non autorizzati da un tribunale.
Di fatto, quindi, i limiti dell’investigatore privato sono quelli dettati dal codice penale.
Detto questo, la legalità dell’assunzione di un investigatore privato è dimostrata dal riconoscimento istituzionale di tale ruolo.
Infatti, un investigatore privato deve essere in possesso di una licenza valida, che solo una prefettura può rilasciare.
L’investigatore privato, quindi, può perdonare chiunque nei suoi spostamenti, ovviamente senza incorrere in atteggiamenti molesti o persecutori, che invece configurerebbero un illecito.
E’ stata la Cassazione stessa a sancire i limiti entro i quali può muoversi un investigatore privato: l’investigatore può seguire il soggetto se questo non si accorge della sua presenza, al contrario può incorrere in reato se il pedinato si accorge della sua presenza, arrecando disagio, poiché in questo caso si ravvisa il reato di molestia.
La sentenza della Corte Costituzionale, quindi, rivela come sia importante avvalersi di investigatori professionali perchè è molto facile passare da un’azione investigativa a una pratica vessatoria.
Pedinamenti e registrazioni, hanno valore a fine probatorio.
Questo significa che il materiale raccolto dall’investigatore privato deve essere ammesso come prova in tribunale, a patto che il materiale fornito sia chiaro e leggibile.
Questo è un punto molto controverso, perché spesso avvengono contestazioni che mettono in dubbio la fruibilità di prove fotografiche o video registrate.
Ancora una volta, entra in gioco l’esperienza e la professionalità dell’investigatore privato nel raccogliere le prove, ma ci viene in aiuto anche la giurisprudenza in merito, che ammette la presenza dell’investigatore privato in aula in veste di testimone, permettendo di chiarire le prove raccolte e raccontare cosa ha appresso durante le indagini.
Tirando le somme, quindi, è del tutto lecito assumere un investigatore privato, indipendentemente dal motivo per cui decidiamo di assumerlo.
Gli illeciti che potrebbero essere compiuti in fase di indagine sono tutti a carico dell’investigatore stesso, che quindi ne risponde in prima persona.
Le prove raccolte in maniera illecita non sono mai ammissibili in tribunale.
Per queste motivazioni è importante affidarsi sempre a professionisti del settore, che possano garantirci indagini serie e accurate, e consegnarci prove realmente utilizzabili in tribunale.
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